Biografia

L’artista

Uno sguardo tra alchimia, simboli e interiorità

Nato a Napoli il 15 gennaio 1951, Umberto Leonetti è un artista la cui ricerca attraversa pittura, grafica e fotografia con un approccio filosofico e alchemico. Fin dagli esordi, alla fine degli anni Sessanta, ha sviluppato un linguaggio personale che si nutre di simboli, trasformazioni e archetipi, esplorando i confini tra gesto, memoria e interiorità.

Le prime opere, ispirate al tema degli angeli, hanno aperto un percorso che negli anni Settanta si è ampliato con grandi tele come Forze spirituali attive nel mondo della natura e Il mio giardino, presentate a Copenaghen e Nyborg. Con lavori come Androgino (1974) e Ciclo Vitale (1975), Leonetti ha avviato una riflessione sulla ricostruzione dell’essere interiore, influenzato dalle letture di Freud, Jung e dagli studi sull’alchimia.

Tra gli anni Ottanta e Novanta, l’artista ha approfondito il concetto di “arte sub-liminale”: una forma espressiva capace di imprimersi direttamente nella coscienza, superando i limiti della percezione ordinaria. In questa fase nascono anche opere grafiche e sperimentazioni fotografiche, oltre alla pubblicazione del volume L’alchimia nelle opere di Umberto Leonetti (Mazzotta, 1996).

Il suo lavoro è stato presentato in gallerie e spazi culturali a Napoli, Roma, Firenze, Verona, Palermo, Copenaghen, Nyborg e Ischia. Tra le mostre più recenti, Archetipi (Napoli, 2023) ha offerto un viaggio nell’universo simbolico dell’artista, sottolineando la continuità tra passato e presente.

La sua opera, sempre sospesa tra filosofia, psicanalisi e visione artistica, invita lo spettatore a un dialogo interiore: un invito a superare la forma per accedere a una coscienza più profonda dell’assoluto.

” L’arte è una soglia: un linguaggio che, oltre la forma, parla direttamente alla coscienza. “